Rinaldo Rainaldi
Un motivo d'onore per il Gruppo di Pisa è stata la presenza fra gli iscritti di Rinaldo Rainaldi, socio fondatore dell'A. N. A., morto a Pisa il 24 settembre 1997.
Così lo ricorda Carlo Di Martino, allora CapoGruppo.
Era
un uomo di notevole cultura. Sapeva di letteratura, di pittura, di economia; era
un appassionato di montagna ed i suoi racconti ti coinvolgevano al punto che ti
pareva di vivere in prima persona le sue escursioni. Ha lasciato diversi scritti
con libri e giornali, saggi sulla nostra vita associativa, sui proverbi, quelli
che lui definiva: "il sale della vita", e sul vino "nettare degli
Dei",
trattando l'argomento con
spirito e cognizione (non dimentichiamo che era un vero alpino).
La
pittura era il suo hobby. Informatissimo sull'argomento per la sua sete di
sapere, dipingeva ad acquarello ed a olio, dimostrando un pregevole tratto nel
disegno e la buona conoscenza dei colore. Ha lasciato diversi quadri al Gruppo e
alla Sezione, che rappresentano motivi di vita alpina o che riproducono il
significato di canti della montagna o desideri
nascosti della sua anima alpina: aveva
estro e fantasia. Laureato in scienze economiche e commerciali,
aveva lavorato come funzionario di Banca ed una volta in pensione, aveva
impiantato un'attività commerciale di tutto rispetto.
Nato
in provincia de L'Aquila, da ragazzo, aveva conosciuto, per averle frequentate,
le belle montagne dei gruppo dei Gran Sasso. Da adulto, abitando per motivi di
lavoro a Cuneo, aveva conosciuto le montagne delle Valli Stura, Mala, Maira,
Varaita e Pò, dall'Argentera al Monviso, partecipando ad escursioni
impegnative.
Da giovinetto, appena diciottenne, richiamato sotto le armi e terminata la scuola allievi ufficiali, fu sballottato, coi grado di Aspirante, sull'Altipiano di Asiago, dove partecipò ai fatti d'armi di M. Castelgomberto durante la Battaglia d'Arresto. Fu qui che conobbe le sofferenze coi suoi Alpini!!! Fu qui che comprese il significato della parola "solidarietà", che è alla base dei principi della nostra Associazione. Fu ferito e fatto prigioniero. Tornato libero, l'esperienze che aveva sopportato e vissuto coi suoi Alpini, lo spinsero ad aderire al richiamo del Cap. Andreoletti; senza esitare partecipò alla fondazione dell'Associazione Nazionale Alpini!!!
Socio fondatore, amava quella che sentiva una sua creatura e riusciva a farla amare anche a tutti quelli che aveva vicino!!! Fino alla bella età di 93 anni, accompagnandosi con il bastone, era sempre presente in sede e, nel periodo che sono stato Capo Gruppo, mi aiutava con consigli ed iniziative. Avanzando l'età, si ritirò in casa e, solo se la situazione l'imponeva, voleva che qualcuno di noi Alpini di Pisa, lo aiutasse a partecipare a riunioni dei Consiglio di Sezione oppure di Gruppo. Sempre dava lezioni di spirito alpino e sempre si meritava gli applausi dei presenti. A 99 anni, lucido come sempre, il dott. Rinaldo Rainaldi ci ha lasciato.