Nei giorni 18, 19 e 20, siamo saliti sul Monte Solarolo per ricordare il S.Ten. Vincenzo Zerboglio, che il 26 ottobre 1918, cadde nei sanguinosi scontri per difendere la posizione conquistata: in tale occasione gli venne conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria.

Vincenzo Zerboglio, nato a Pisa nel 1898 è, dal 1938, il titolare della nostra Sezione e per questo, in apertura delle celebrazioni del Centenario della Ia G..M., è parso doveroso rendergli omaggio in quella contesa cresta del Massiccio del Grappa, affinché anche il Suo nome fosse ricordato sul cippo di vetta per iniziativa degli Alpini della Sua Sezione.

L'intervento al cippo era maturato durante il sopralluogo effettuato nel 2013, in occasione della manifestazione che, ogni anno, viene organizzata dal Gruppo Alpini di Alano di Piave. Con questi nuovi fratelli avevamo deciso, sentite le Autorità Comunali competenti, di risistemare il cippo presente sulla quota Solarolo perchè in pessime condizioni, a differenza di quelli presenti su altre quote di quella contesissima cresta.

Gli amici di Alano hanno voluto dimostrare la loro comunanza alla nostra iniziativa procedendo in anticipo, rispetto al nostro calendario dei lavori, e facendoci trovare la stele completamente ristrutturata. La nostra sorpresa nel trovare il lavoro in muratura già completato è stata grande e grande anche il nostro ringraziamento, suggellato da un caloroso abbraccio fra i due Capi Gruppo, Colombini e Rech. Non poteva mancare un cordiale brindisi, pur compresi del grande significato dei nostri propositi. In totale sintonia dello spirito alpino sono comparse, in vetta, alcune bottiglie di prosecco uscite dagli zaini degli alpini di Alano, in cui credevamo fossero trasportati attrezzi da lavoro. Unico compito rimastoci è stato quello di ridipingere, nel colore originario, la grande Croce in ferro che sovrasta il Cippo e applicare le due targhe in ottone che avevamo portato da Pisa: quella dell'Amministrazione Comunale e quella del nostro Gruppo.

Il giorno dopo, sabato 19, siamo nuovamente saliti in vetta dove, alla presenza di numerosi Alpini e rappresentanti della Comunità di Alano, dopo l'Alzabandiera abbiamo scoperto le targhe. Nel silenzio della cima, schierati sull'attenti, è stata letta la motivazione della M.O. concessa al nostro concittadino e la Preghiera dell'Alpino. In tutti, ma in particolare a chi come me era salito lassù più volte nel corso di questi due anni, è parso di sentire attorno a noi la Sua presenza, assieme a tutte le Penne Mozze che, nelle ultime ore di una tremenda guerra, avevano offerto la loro giovane vita in obbedienza a valori che oggi sembrano sbiaditi,. Nel ritorno a valle siamo saliti su Cima Valderoa per un doveroso omaggio ai cippi delle MM.O.V.M. Capitano Guido Corsi di Trieste e Alpino Gian Luigi Zucchi di Tradate, alla presenza degli Alpini dei due Gruppi.

La domenica mattina siamo risaliti sino al Cippo Domador, in Val Calcino, dove da molti anni, vengono ricordate tutte le Medaglie d'Oro concesse in quella parte del fronte; una cerimonia che vede presenti numerosi Gagliardetti della zona ed i Vessilli delle Sezioni limitrofe e delle Sezioni di appartenenza dei decorati, fra cui nostro Vessillo ed il Gagliardetto del Gruppo di Pisa. Molto apprezzata la presenza dei nostri Soci in armi presso 7° Reggimento. Alpini di Belluno: il 1° C.le Magg. Fabio Siniscalco e la moglie 1° C.le Magg. Patrizia Orlando.

A sera, dopo l'Ammainabandiera, abbiamo rivolto uno sguardo alla sovrastante Cresta dei Solaroli sulla quale, oltre alle bandiere lasciate, brillava con l'ultimo raggio di sole la targa.

Appuntamento al prossimo anno!


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