L'Epopea del Pasubio

 

"Sulla strada del Monte Pasubio..." sono le parole che aprono uno dei più bei canti degli Alpini. Difficile narrare l'epopea di questo Monte, sacro alla Patria. Un continuo intrecciarsi di battaglie, di lotte sotterranee, di scoppio di mine, di sacrifici e di eroismi.

Gli Alpini dei Battaglioni «Vicenza» e «Val Leogra» occupano questo massiccio nella notte del 24 maggio 1915. Di lì estesero la loro occupazione più a Nord.

Alle 5 del 12 maggio 1916 l'offensiva Austriaca macina le prime linee italiane del Trentino. Il Monte Pasubio, baluardo ultimo della pianura vicentina, è in pericolo!Eroici Fanti della Brigata «Volturno» si inerpicano nella notte del 19 sull'impervio sentiero con l'ansia nel cuore di non fare in tempo. La neve ostacola il passo. Un centinaio di Alpini del Battaglione «Monte Berico» si unisce a loro. La fatica è premiata, il Monte è salvo, il nemico arrestato!

É l'inizio dell'epopea del Pasubio! da quei momenti sarà un susseguirsi di nomi, di eroismi, di sacrifici. Cocuzzolo dei Morti, Groviglio, Dente Italiano e Dente Austriaco; Gen. Papa, Cap. Beltricco.

Il Dente Austriaco viene numerose volte conquistato a prezzo di fiumi di sangue e poi riperduto.

A ricordo di questi eroismi il sacrificio del Ten. Urli.

19 ottobre 1916: fin dalla notte gli Austriaci in 4 ondate successive distanziate di 50 passi si scagliano contro le posizione italiane sul Dente Austriaco. Passo a passo gli Alpini esausti sono costretti a ceder terreno. Il Ten. Urli, del Battaglione «Aosta», è ferito: il suo comandante, Magg. Testa Fochi gli ordina di ritirarsi nelle retrovie. Urli per la prima volta disobbedisce " ... vado a morire coi miei Alpini!"

 Ritornato in trincea ordina, comanda, incita ed infine esce all'assalto alla testa dei suoi Alpini verso quel Dente che già aveva conquistato. La mischia è furibonda! Nessuno lo vede cadere.

Nel fragore della battaglia sale nel Paradiso di Cantore e nella leggenda!