Monte Ortigara

 

«Alpini!»

«Fanti, bersaglieri, artiglieri, Fratelli tutti di passione!»

«Amici che voleste salire con noi il calvario alpino!»

«Come ieri!»

«Come nel giorno nostro, grande e amaro!»

«Lo stesso cielo, l'identica montagna; un nemico davanti ed uno alle spalle; un altare, una tomba sola, una solitudine sconfinata.»

«Come nel giugno imporporato del diciassette, come nel luglio del sedici; mesi di vendemmia per il sangue alpino, quando avemmo ferro per pane, fuoco per la bocca senza saliva, sputi per compenso; quando la sera dell'immolazione restammo chiodati quassù, soli a assaporare l'ultimo fiele della bevanda atroce!»

«Lo stesso cielo!»

«É guardando in questo supremo rifugio spirituale che l'anima alpina ha carpito il segreto per conservarsi calma anche nell'urto delle costellazioni e dei mondi, per mantenersi pura anche sopra nebbie avvolgenti formate d'ogni miasma, d'ogni sordido tepore saliente dai cimiteri scoperchiati che ormai compongono la vita: "delta di cloache", morti mal sepolti, ventre gonfio di putrefazione!»

«É l'identica sacra montagna; titano della terra lanciato all'assalto dal cielo; capo regale che ha insegnato alle fiamme verdi la scienza dell'onore, il sale della vita. Si può arrestarsi, impallidire, ma piegare, mai!»

«Una tomba  sola!»

«Qui non vi è pietra non sacrata dal crisma del sangue; non vi è roccia che sulle lastre più sensibili non abbia fissata l'ombra di esseri che volavano e non avevano ali; vere api di acciaio e di terra, attratte non da un pulviscolo di fiori e di sole, ma da un velo di piombo più fitto della neve, tessuto da una scienza asservita ad un sinistro disegno di universale distruzione.»

«Una tomba sola, ma agitata, ma vivente!»

.E piena di ribelli alle tre spanne di terra che la pietà nostra vi pose. Sono decisi a dirigere la vita.

«Per diritto divino!»

«Per chiodare noi dell'angusta bara della nostra indegnità se la volontà dei morti non sarà fatta sulla terra, così come Dio volle nel cielo...»

«Chi rifiuta di morire per vivere, muore per indegnità di vivere! É la stessa solitudine quassù, è lo stesso silenzio.»

«Solo qui potevamo celebrare il nostro rito di passione. Qui dove tutto è stato dato e nulla è stato chiesto.»

«Alpini! Superstiti sbandati del gregge di morti!»

«Sentite! Da l'Ortigara abbiamo cominciato la glorificazione del sacrificio alpino.»

«Perché l'Ortigara non è una sconfitta. Lo fu per chi vide dal basso e da vicino; e l'oggetto troppo addossato a l'occhio ostruisce, accieca.»

«Lo fu come episodio; come momento isolato di un fatto immenso.»

«Non lo è più nell' oggi che non tramonta, nel tessuto definitivo della civiltà.»

«Dove il cronista segnava disfatta e supplicava oblio, Colui che vede dall'alto pronunciò: "Vittoria!" e scrisse, primo: "Per non dimenticare".»

«Maledetto chi gioca con la parola, con la metafora tronfia e teatrale.»

«Maledetto chi tenta di strozzare, sia pure con cordoni d'oro, la verità.»

«Maledetto chi costruisce castelli di frasi su la grande tomba.»

«Ma l'Ortigara non è una sconfitta. Non vi è sconfitta se non quando qualcosa di umano è stato smarrito, impoverito, soppresso.»

«La notte alpina non conosce questa oscurità perché ignora il disonore. Per sedici giorni tenemmo testa all'inferno!...»

«Per sedici giorni strisciammo sul ferro e nel fango le nostre carni sbrindellate, rodendo il pane sul ventre dei morti, respirando il loro alito, attirati sempre più in alto, verso le spire più strette, verso il rogo infinito...»

«L'Ortigara non è un ammazzatoio di pecore, è un altare di anime.»

«L'Ortigara ha un senso umano, un perché il cui limite è l'infinito! Per questo l'Ortigara non è una sconfitta!»

«É l'ossessione alpina: meglio ultima sentinella dell'Ortigara che primo vincitore dovunque! Qui l'amore ed il dolore hanno assunto significazioni abissali!»

«Per l'Italia! Per l'affogato nella melma delle retrovie, la Patria era uno stato, un governo, una classe... la naja era una parola!»

«Per il retore la Patria è una coltura. Per le mie fiamme verdi, no!»

«La Patria è un'anima, ma sepolta in una terra che è il suo strumento e il suo baluardo.»

«Non è solo corpo e non è solo spirito; è corpo, è spirito, è anima, è unità essenziale. La terra è noi; il piede che l'opprime c'impedisce di respirare!...»

«Alpini!»

«Oggi è rito d'umiliazione!»

«Una voce ostinata investe la montagna; voi avete scelto il vivere, noi abbiamo scelto il morire... Noi mormorammo: addio; voi: a rivederci!...»

«Morti, sentite: viviamo solo perché Dio lo volle, nel giorno dell'ira. Perché il sangue non fosse inutile.»

«La nostra anima non è orientata che dalla vostra tomba.»

«La nostra vita non è che il vostro respiro!»

«Ciò che il braccio vostro irrigidito interruppe, l'anima nostra compirà fino all'impossibile: basta schiavitù, basta guerra!...»

«Ortigara!»

«Libro tessuto con gli stracci della carne e con gli splendori dell'anima alpina!»

«I pigmei vollero compire la città dei giganti e non seppero.»

«Vollero distruggerla e non spostarono pietra da pietra.»

«Ortigara, sei città di giganti!»

«Nulla è possibile aggiungerti, nulla è possibile toglierti!»

«Ortigara!»  

«Cattedrale degli alpini!»

«Momento zenitale del sacrificio umano!»

«Monte della nostra trasfigurazione!»

«Incubo e sogno delle nostre notti!»

«Anima insanguinata dell'umana anima alpina!»