Cesare Battisti e Fabio Filzi

 

Giugno 1916 - Nel contesto delle operazioni nel settore Vallarsa - Pasubio alla 44a Divisione del Gen. Andrea Graziani veniva affidato il compito della conquista del Col Santo.

La Brigata Ancona ha il compito di conquistare il Monte Trappola. Al mattino del 29 giugno le tre compagnie del Battaglione Vicenza iniziano le operazioni. L'alba del giorno seguente le vede  vittoriose sulla vetta. Si continua l'azione verso il monte Corno di Vallarsa, seguendo le indicazioni di Battisti, profondo conoscitore dei luoghi. La sorpresa venne a mancare improvvisamente per le urla di un alpino divenuto pazzo. Lo slancio eroico della compagnia di Battisti e della 59a ebbe ragione della resistenza nemica, ma venne a mancare il collegamento con la fanteria che doveva collaborare all'operazione. Le prime luci dell'alba imponevano una decisone:attacco! L'audacia e l'eroismo non poterono colamre i vuoti dei caduti e, respinti alcuni contrattacchi di preponderanti forze austriache, i superstiti furono costretti ad arrendersi. Sulla vetta del monte Corno, che da quel giorno si chiamerà Corno Battisti, era stato preso prigioniero il sottotenente Fabio Filzi che si nascondeva sotto il nome di Brusarosco. Prima dell'azione, ad un amico che aveva loro consigliato di portare con loro del veleno per non farsi catturare, Battisti aveva detto, volgendosi a Filzi:" No, tu vieni con me, ti batterai senza veleno. E se l'Austria ci catturerà, ci impiccherà, ma ne avrà più danno che dieci battaglie perdute!"

Durante il viaggio verso le linee austriache, un ufficiale nemico, il cadetto Brunetto Franceschini, riconosce i due irredenti e li denuncia.

Comincia per i due Eroi il cammino verso il processo, la condanna, il martirio!

Nel Castello del Buonconsiglio a Trento, il 12 luglio, nel tardo pomeriggio, i due Ufficiali entrano nella leggenda.